Alessandro Puccia è un artista italiano che trasmette attraverso la fotografia il linguaggio dell’acqua. È nato nel 1990 a Varese, dove attualmente vive e lavora.
Essendo i nostri corpi composti principalmente d’acqua, la sua arte intende focalizzarsi sull’importanza che essa ha in ognuno, ispirandosi, attraverso un’intensa esperienza personale, ai concetti legati alla memoria dell’acqua e alla sua capacità di farsi tramite con il mondo interiore e spirituale teorizzati agli inizi degli anni 2000 dallo studioso giapponese Masaru Emoto. I suoi scatti rappresentano gocce d’acqua congelata e osservata al microscopio, fotografata e poi ingrandita per poterne osservare e comprendere il messaggio più profondo.
Dal 2023 ha intrapreso una nuova e profonda ricerca personale attraverso scatti capaci di lasciare esprimere la bellezza della natura senza condizionamenti e nella pienezza delle sue forme e dei suoi colori.
L’artista, che si dedica al lavoro di ricerca e fotografia sull’acqua da oltre dieci anni, solo recentemente ha sentito il dovere di condividere le sue opere e il loro messaggio con un ampio pubblico.
Tra i progetti futuri ha in programma, dal 22 marzo al 28 aprile 2024 presso il lungofiume di Sesto Calende (VA), la realizzazione dell’installazione “Riflessi. Una meraviglia da salvare, per la pace”, posizionata in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua 2024. Obiettivo dell’opera è domandare come davanti a tanta meraviglia non venga spontaneo un gesto per proteggere la nostra risorsa più importante. L’installazione è stata inserita tra le iniziative realizzate in occasione del UN-Water World Water Day 2024, le opere e il suo racconto verranno portate in oltre 10 scuole primarie e secondarie di primo grado della provincia di Varese. Nel mese di aprile parteciperà come relatore al Congresso Internazionale sulle Frequenze ad Ascona, in Svizzera. A fine 2024, a dicembre, ha in programma la partecipazione ad Art Fair Shenzhen, in Cina, insieme alla MA-EC Gallery di Milano.
La sua ricerca intende focalizzarsi sull’unicità dell’acqua, insieme umile e preziosa, e sull’importanza che ricopre nel nostro corpo e nelle nostre vite, come singoli e come comunità. Ci ricorda, attraverso i suoi scatti, che l’acqua può dialogare, parlare a chiunque e, viceversa, chiunque può usarla come tramite per entrare in contatto con il corpo, con le emozioni e i sentimenti.
L’acqua rimane una sfida intellettuale che non può essere risolta solo scientificamente. Essa racchiude nella sua essenza significati primordiali, spirituali, scientifici, ecologici, immaginari e artistici. Per comprenderla appieno, l’artista ci invita con le sue fotografie e la sua esperienza personale, ad aprire la nostra mente a una nuova visione del Futuro.